Oltre la morte

6681969-Claws-scratches--Stock-Vector-claw-scratch-claws

Avvertenza: Non è un post soprannaturale

Sembra che le orecchie siano una delle poche parti del corpo umano (se non l’unica), che crescono finché l’individuo ha vita.

Però ce ne sono alcune che continuano  a farlo anche dopo la morte.

Tessuti come quelli delle unghie e dei capelli, una volta sopraggiunta la fine, proseguono la loro vita per un periodo variabile, comunque breve,

Però devono esserci le eccezioni.

In alcune, rare occasioni, durante esumazioni o estumulazioni (soprattutto quest’ultime, perché non c’è la terra consumare i tessuti), di fronte a un corpo ancora integro, ho assistito alla sorpresa dei familiari nel trovare le unghie o i capelli del proprio caro, estremamente più lunghi, rispetto al momento della chiusura del feretro.

Naturalmente ignoro come fosse lo stato di questi tessuti al momento della morte e non posso contare sulla memoria dei parenti; però una volta sono rimasto stupito, nel constatare che le unghie del defunto erano veramente lunghe e trasandate, come se per uno, due mesi nessuno le avesse curate. Un fatto strano, perchè solitamente la cura del corpo è uno dei passaggi della vestizione del defunto.

Sono certo che questi fattori come le unghie o i capelli eccessivamente lunghi, stato di conservazione oltre la norma, ecc… abbiano contribuito, in un passato remoto, quando la scienza ignorava il procedimento di decomposizione o conservazione dei tessuti; a creare miti come il vampiro.

Tafofobia

buried_aliveUna delle fobie più diffuse tra gli esseri umani è la tafofobia.

Si tratta della paura di essere sepolti vivi e forse in passato non era del tutto fuori luogo.

Ci saranno state certamente persone che hanno aperto gli occhi nel buio totale e, nel tentativo di capire dove fossero, hanno allungato le mani trovandosi rinchiusi in uno spazio inesistente e con un filo di ossigeno, necessario appena per capire di essere senza scampo, avranno finito il loro tempo inarcandosi, sbattendosi come un uccello nella gabbia, sbuffando folli lamenti, dilaniandosi…

Però la medicina negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante e proprio per scongiurare questo genere di risvegli “post mortem“, i medici usano molte precauzioni.

Negli anni mi è capitato di aprire molte bare, nel corso di esumazioni o estumulazioni. Non ho mai trovato un corpo spostato dalla posizione che solitamente gli viene data dopo la vestizione.

Sempre steso sulla schiena, le mani giunte oppure stese lungo ai fianchi.

Ho chiesto a operai di più lungo corso e anche loro escludono di essersi imbattuti nella loro carriera, in corpi che dimostrino una sofferenza pari a quella che potrebbe provare una persona a risvegliarsi chiuso in una bara.

In un paio di occasioni però ho sentito parlare di mitomani che, in occasioni di opere di ristrutturazione nei cimiteri, hanno assistito a delle esumazione e hanno raccontato in giro di aver visto coperchi rigati da unghie o corpi piegati nella frenesia di trovare un’uscita.

Mitomani certamente.

Io, in ogni caso, mi farò cremare…